Giovedì 20 Luglio: Briançon – Izoard – Km 179,5
È l’ultima tappa alpina ma che tappa! Si sale al Col de Vars, picchiata su Guillestre e poi l’izoard, con il traguardo a quota 2.360 metri. È l’ultima occasione per i provarci seriamente, non come sul Galibier, quando si sono visti alcuni scatti, ma non si è fatta nessuna differenza. 50’ di scalata si sono sentiti, nessuna differenza evidente ma una vittima illustre: Fabio Aru che passa dal 2° al 4° posto, perdendo 31”. Poteva andare peggio, ma per chi sognava di andare all’attacco….
Questa è però stata la tappa che ha ricordato in modo crudele che il ciclismo è uno sport duro, durissimo, quasi perfido in certi frangenti. 4 atleti hanno vissuto sulla loro pelle la legge dello sport.
Il primo è Marcel Kittel: bello, forte, quasi imbattibile. 5 vittorie entusiasmanti, una maglia verde scintillante e .. una strada tutta spianata verso Parigi. Una caduta lo ha tolto di mezzo, prima azzoppato, poi definitivamente stroncato con la Croix de Fer quando è scollinato con 16’ di ritardo scortato dai fedelissimi Sabatini e Vermont. Risultato? La maglia verde sarà di Michel Matthews.
Il secondo testimone è Alberto Contador. In avanscoperta per andare alla ricerca disperata del successo di giornata che per la cronaca è andato allo sloveno Primoz Roglic. Lo spagnolo della Trek Segafredo ha dato tutto. Impressionante vederlo sull’ultima salita del GPM provare a resistere con tali smorfie da svelare tutto il suo dolore. La sua azione, al solito in piedi in una sorta di danza sui pedali, scomposta e poco efficace. Lontana da quella ammirata tante volte nelle montagne delle più grandi corse del mondo.
Dolore anche per Nairo Quintana, che prova a lanciarsi in avanscoperta da subito con Contador e che già alla Croix de Fer cede, anzi crolla. Il Pistolero si gira, lo incita e prova a portarlo con sé in fuga. Un gesto bellissimo, di stima e ammirazione dovuta alle tante battaglie passate. Nulla da fare. Si siede e tristemente prosegue. Che legnata.
L’ultimo trafitto di giornata è Thibau Pinot. Il francese si ritira malaticcio. Dopo un Giro d’Italia da protagonista le sua gambe sono andate in crisi. In questo ciclismo per i romantici come lui e Quintana non c’è posto. Troppo dure le 2 grandi corse Giro e Tour, nella stessa stagione ad alto livello.
Ora ci godiamo l’Izoar.. che lo spettacolo abbia inizio.
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CLASSIFICA GENERALE
1. Christopher Froome (Gbr, Sky) in 73h27’26”
2. Rigoberto Uran (Col, Cannondale) a 0’27”
2. Romain Bardet (Fra, Ag2r) a 0’27”
4. Fabio Aru (Ita) a 0’53”
5. Mikel Landa (Esp) a 1’24”
6. Daniel Martin (Irl) a 2’37”