ARRIVA IL CALDO. COSA CAMBIA PER UN ATLETA?

 

Photo: GettySport

Capita di passare in modo rapido dalla stagione fredda a quella calda senza fasi interlocutorie temperate. E’ quello che pare essere successo in questi giorni, almeno in Europa. Un atleta deve imparare a gestire al meglio l’attimo e anche in questo caso abbiamo chiesto lumi a un ciclista molto preparato e amico di SportPlusHealth.

“Si tratta di un periodo delicato – conferma Davide Martinelli – dove il corpo non si è ancora abituato al caldo e si deve essere bravi a integrare sin da subito con magnesio e potassio.

Personalmente prendo il magnesio la sera, la nostra squadra usa 6D Nutrition con isotonic. Il suggerimento che mi sento di dare agli sportivi è quello di bere un litro di acqua per ogni ora di allenamento. Ritengo corretto anche bere entro breve tempo da quando si è conclusa la sessione allenante. Se invece ho una giornata di scarico e non perdo liquidi allora integro poco, per contro se l’allenamento è intenso dovrò farlo maggiormente”.

La primavera è spesso ballerina e gli sbalzi sono repentini. La fase è delicata e la termoregolazione corporea non è ancora al top. “Faccio l’esempio di una caldaia che prima di avviarsi a pieno ci mette un attimo. Lo stesso avviene al fisico nelle fasi di transizione”.

A causa di questi sbalzi viene modificata anche l’alimentazione?

“No, non cambia molto la nostra dieta. Inseriamo più frutta di stagione che va sempre bene ed è la soluzione migliore anche per un fattore etico, inoltre è più digeribile e non ha conservanti. In questo periodo preferisco kiwi, fragole, mandarini, arance. Sempre lontano dai pasti. Le attenzioni maggiori sono comunque rivolte all’idratazione”.

Alimentazione differente significa cambiare i programmi d’allenamento?

“Può succedere che si vadano a ridurre i carichi di lavoro, più a livello di volume che non d’intensità. In termini di percentuale direi un 10% in meno. Il corpo va a compensare il fatto che il fisico soffre il passaggio dal fresco a caldo. Ci si allena un po’ meno e il corpo conserva energie per effettuare al meglio questo passaggio”.

Davide regala un altro interessante consiglio:

“Un suggerimento che tornerà utile più avanti, quando il caldo sarà asfissiante: Dividere la sessione in 2 parti. Io lo faccio così nel frattempo ho tempo di idratarmi e riposarmi”.

Ci sono atleti come quelli del triathlon che si alzano alle 6.  Tu non lo faresti per evitare il caldo?

“Alcuni lo fanno, è vero. Non son favorevole ad un tipo di attività del genere perché io voglio dare un input al mio corpo che sia il più simile a quello della corsa. Quale corsa parte così presto il mattino? Nessuna. L’allenamento che tu dai al fisico per esser finalizzato alla gara. Quindi voglio riprendere nel modo più fedele la corsa che di solito parte alle 12. Quindi va bene un allenamento che parte alle 10 del mattino, non troppo presto”.

Ci sono poi delle eccezioni: “Quando sono andato ai Mondiali di Richmond, in Canada, mi ero allenato ad orari differenti per adattarmi al fuso con buoni risultati”.

Tornando al tema di oggi, l’arrivo dei primi caldi. “La primavera porta con se anche alcuni indubbi vantaggi. Con il tepore il muscolo lavora meglio e rende al top perché i 20-25 gradi per il corpo sono la condizione ideale e di fatto, secondo me, questo è il momento in cui fare un test per battere i propri record. Solo a settembre si potrebbe ripetere una condizione simile, ma a settembre sono già più stanco perché la stagione è avanzata. Anche da giovane sono stati questi i mesi in cui rendevo al meglio”.

Una confidenza. “Da giovane ho sempre sperato di poter passare prof e magari disputare il Giro d’Italia perché era a maggio, che è come abbiamo detto prima uno dei mesi in cui riesco a rendere meglio. Per contro ho sempre avuto un certo rispettose il Tour che si svolte a luglio e il caldo non è il mio miglior alleato”.

E per finire un pensiero che è l’essenza del ciclismo: “E’ bellissimo quando esci in pantaloncino e ti senti libero e pieno di gioia. La primavera ha qualcosa di magico. A tantissimi corridori piace”.

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