Esiste una realtà dove i giovani talenti, amatori e i campioni affermati di mezzofondo e fondo possono allenarsi in luoghi meravigliosi, affiancati da grandi atleti italiani e africani, supportati da uno staff sanitario e fisioterapico di alto livello, su percorsi in cui si sono allenati i grandi campioni che hanno fatto la storia dell’atletica mondiale. Si chiama Tuscany Camp e nasce da un’idea di Giuseppe Giambrone, tecnico della nazionale di atletica leggera ugandese, settore mezzofondo e fondo, con l’aiuto del Professor Marco Bonifazi, medico dello sport, fisiologo, coordinatore tecnico centro studi e ricerche Federazione Italiana Nuoto, del Professor Tommaso Ticali, allenatore, di Massimo Vincenzo e Anna Carmela Incerti, vice campione del mondo 1999 il primo e campionessa europea 2010 di maratona la seconda.
“Tutto nasce nel gennaio 2014 quando parto per il Kenia e l’Uganda. Prendo un’auto a noleggio a Nairobi e, senza conoscere nemmeno una parola di inglese, mi avventuro in Africa per scoprire e mettere in pratica quello che fino a quel momento era solo un sogno nel cassetto. La fortuna mi assiste e così in occasione dei campionati ugandesi di corsa campestre conosco lo staff della federazione nazionale di atletica leggera, ai vertici della quale ci sono Flavio Pascalato, un italiano da molti anni in Uganda per lavoro, e la moglie, attualmente segretario generale della federazione. Da subito c’è piena sintonia e collaborazione tra noi. Come me, anche loro lavorano con molta passione e nella massima onestà e correttezza”, racconta Giuseppe Giambrone.
Tuscany Camp si trova nella Frazione di San Rocco a Pilli, Comune di Sovicille, in Provincia di Siena e si pone l’obiettivo di fornire agli atleti un servizio completo dal punto di vista ambientale, logistico-organizzativo, sanitario, psicologico, fisioterapico, assistenziale anche sul campo. Il tutto a costi agevolati e in forma gratuita per gli atleti d’élite che ne fanno parte. Oltre ad avere la possibilità di allenarsi in luoghi incontaminati di incomparabile bellezza, assistiti da personale medico e fisioterapico, gli atleti che partecipano al Camp hanno costantemente l’opportunità di esercitarsi in gruppo con colleghi di livello internazionale e di monitorare le proprie prestazioni attraverso test di valutazione funzionali, esami strumentali, diagnostici, ematologici, fisioterapici. Tuscany Camp collabora in progetti di ricerca scientifica medico-sportiva coordinati dal Professor Marco Bonifazi presso l’Università degli Studi di Siena, utilizzando i dati clinici degli atleti consenzienti. Anche i familiari degli atleti trovano le porte aperte al Camp: possono così abbinare la vacanza con i loro cari al relax e alla bellezza di un luogo meraviglioso come la Toscana.
L’Uganda Camp
Il progetto nasce da un’esperienza di Giambrone in Uganda, precisamente nel Training Camp di Bukwo, una località molto suggestiva che ha dato i natali a numerosi campioni. Tuscany Camp sostiene finanziariamente e tecnicamente il campo, in modo da offrire ai giovani di talento la possibilità di rivelarsi ed essere seguiti da un allenatore specializzato sul posto. Vitto e alloggio sono gratuiti. L’obiettivo è dare un futuro lavorativo nella corsa a questi ragazzi.
Gli atleti che attualmente fanno parte del TC in Italia sono dodici, di cui un italiano, Stefano La Rosa, che rappresenterà l’Italia alle prossime Olimpiadi di Rio sulla maratona, due burundesi, sei uomini e tre donne ugandesi. In Uganda il campo di Bukwo ospita mediamente una quindicina di ragazzi che vogliono emergere e che, se il loro talento lo consentirà, potranno raggiungere l’Europa. Nel Camp si trovano anche una cuoca, un addetto alla sicurezza e un allenatore locale.
Tanti risultati e molti nuovi obiettivi
I risultati di maggior prestigio raggiunti dagli atleti in questi due anni sono: medaglia di bronzo di Solomon Mutai ai mondiali di Pechino 2015 sulla maratona; medaglia d’oro di Fred Musobo ai mondiali di corsa in montagna 2015; qualificazione di Stefano La Rosa alle prossime Olimpiadi di Rio 2016 sulla maratona.
Anche gli obiettivi futuri non mancano: i mondiali di mezza maratona di Cardiff del 26 marzo vedranno la partecipazione di Stefano La Rosa, unico rappresentante maschile per l’Italia e Robert Chemonges per l’Uganda; ai mondiali under 20 di luglio in Polonia la squadra ugandese molto probabilmente sarà composta quasi per intero dai giovani atleti del Tuscany Camp; non manca l’obiettivo Olimpiadi, dove i qualificati al momento sono due ma potrebbero aumentare dato che le selezioni sono appena cominciate.