E’ partita la Red Bull Transiberiana: ecco come sta andando

Tra i 10 atleti che si stanno sfidando nella Red Bull Transiberiana c’è anche un team italiano, composto dalla eporediese Paola Gianotti, l’unica donna partecipante, e dal vicentino Paolo Aste. Li seguiremo lungo tutto il loro viaggio, questo il loro primo racconto.

 

Trans-Siberian Extreme: una sfida estrema che si stanno giocando quattro bikers solisti e tre team da due, affrontando 9.195 chilometri di percorso impegnativo lungo la leggendaria ferrovia Transiberiana. La Trans-Siberian Railway è considerata una delle più grandi avventure di viaggio del nostro tempo. Il suo tracciato va dall’Europa all’Asia, attraverso sette fusi orari e quattro zone climatiche. È la linea ferroviaria più lunga del pianeta, che collega la Russia con l’Estremo Oriente e il Mar del Giappone. Dal 1916 unisce Mosca con Vladivostok ed è ancora in fase di espansione.

I partecipanti solisti sono Steve Harvey (UK), Eduard Fuchs (AUT) Allegaert Kristof (BEL) Madjara Denis (RUS); le squadre da due sono costituite da Paola Gianotti e Paolo Aste (ITA), Thomas John e Johannes Rosenberger (DEU) e Ivan Kovalev con Mikhail Ignatyev (RUS), che per 23 giorni metteranno a dura prova le loro capacità fisiche e mentali.

I primi 1.500 chilometri di percorso attraversano la parte della Russia europea, dove risiede il 75% della popolazione del paese. Poi la strada percorre l’Ural e tutta la Siberia, arriva al lago Baikal, attraversa la zona Amur e giunge in Estremo Oriente, dove antiche foreste e una natura rigogliosa e incontaminata lasciano spazio ad una popolazione di sole 2-4 persone per chilometro quadrato. Vengono toccati i confini del Kazakistan, della Mongolia e della Cina.

Ecco cosa ci ha raccontato Paola Gianotti poche ore fa di questa esperienza appena cominciata:

“Abbiamo già fatto 3.500 km, due tappe lunghe, una da 905 km e l’altra da 1100. La prima tappa ha avuto un ritmo molto veloce, abbiamo tenuto la media dei 38 km orari su 310 km che è tanto. Le tappe sono faticose come da previsione; quella lunga da 1.100 km è stata più impegnativa delle altre perché gli altri due team partecipanti sono partiti lasciandomi indietro quando ero con gli altri del gruppo, quindi mi hanno un po’ giocato contro e così ci siamo fatti tutta la tappa in solitaria. Io e Paolo pedaliamo insieme, facciamo cambi regolari ogni 50-60 km: ci battiamo il cinque con la mano e facciamo cambio.

Le notti sono molto lunghe ma noi riusciamo a dare un ritmo regolare alle giornate e alla fatica; ci sono delle medie molte elevate perché il ritmo è alto, il livello degli atleti è altissimo. Le strade sono davvero brutte, ci sono tantissimi lavori in corso. Fortunatamente l’organizzazione è molto buona, la Red Bull ha fatto un gran lavoro!

Nella seconda tappa si è ritirato uno dei favoriti perché ha avuto un problema alle articolazioni. La gara è davvero stancante, ma stiamo tutti e due bene. Stiamo riuscendo a tenere il gruppo di testa, che è la cosa migliore! Sono abbastanza stanca ma le gambe vanno bene, riesco a recuperare quando abbiamo le soste. Usiamo la app di Sport Plus Health per verificare il chilometraggio e monitorare la situazione. Domani saremo in Siberia, e la temperatura sta iniziando ad aumentare. Vi faremo avere presto altri aggiornamenti”.