Elena Cecchini (25 maggio 1992) è un ciclista professionista su strada che appartiene al Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre. E’ professionista dal 2011.
Risultato più importante:
Partecipazione alle Olimpiadi di Rio de Janerio 2016 (20° classificata)
Come ti sei avvicinato a questo sport?
Mi sono avvicinata a questo sport in maniera naturale. Il ciclismo è sempre stato uno sport praticato da tutta la famiglia: mio papà e mio zio erano dei bravi ciclisti. Mio fratello e i miei cugini li hanno seguiti in questa passione e all’età di sei anni arrivò anche per me il momento di “cimentarmi” sulle due ruote.
Qual è il tuo ricordo più bello?
Sicuramente ho moltissimi bei ricordi legati al ciclismo., specialmente delle mie vittorie, ma se devo essere sincera, un dolce ricordo proviene dal mio primo allenamento con il mio team G.C. Ceresetto. Entrai con la mia bici nella pista da atletica dove tutti gli altri ragazzini si stavano allenando ad alta velocità e mi buttai in mezzo alla mischia. Ero piccolissima ma non temevo nessuno.
In che cosa consiste il tuo allenamento tipo?
Gli allenamenti che faccio sono diversi a seconda del momento della stagione o degli obiettivi che mi pongono: come durata variano dall’ora e mezza (solitamente il giorno prima di una competizione) alle 5/6 ore quando devo fare gli allenamenti base per migliorare la mia resistenza. L’allenamento medio consiste in 3/4 ore con diversi lavori specifici, solitamente fatti in salita.
Quale consiglio daresti ai tuoi fan?
Di ascoltare il proprio corpo e la propria testa. I misuratori di potenza sicuramente sono importanti per migliorare le nostre performance sportive, ma soprattutto a ridosso di una gara. E’ importante dare ascolto alle nostre sensazioni per presentarsi ai nastri di partenza anche emotivamente al top.
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