Eccoci alla fine della seconda tappa. Qui dal team dei media ci scusiamo per il ritardo dei risultati, ma dovreste sapere che in questa zona tutte le vie di comunicazione sono completamente chiuse, non c’è segnale, neanche i cellulari … e a volte è dura anche per il cellulare satellitare. Quindi speriamo che ci possiate perdonare, oggi sarà tutto pubblicato in tempo.
Questa mattina Paolo Barghini ha deciso saggiamente di dare il segnale di partenza alle 6:30 del mattino invece delle 8:00. Questo, insieme al cielo nuvoloso, ha dato sollievo ai corridori che hanno avuto una temperatura fresca (beh, relativamente fresca!), e hanno avuto la possibilità di correre con più facilità. Dalle 5:00 però, c’è stato un forte vento che fortunatamente si è fermato giusto prima della partenza. E’ stato chiesta ai corridori della 250k se volevano cambiare alla 150k a causa delle molte difficoltà incontrate il giorno prima, ma quasi tutti hanno detto di preferir continuare con la 250k.
I corridori si sono incamminati dal camp 2 e sono scomparsi dentro la Dolphin Valley, enorme e bellissima formazione di rocce che, vista di fronte, sembra un gruppo di delfini che nuotano assieme. Col passare del tempo, il caldo ha cominciato a diventare sempre più forte, quindi Paolo ha inviato alcune macchine tra il cp2 e il cp3 fino al camp finale, distribuendo un po’ d’acqua in più ai corridori.
Il camp finale è stato situato vicino al fiume salato, quindi i corridori hanno avuto la possibilità di godersi il bellissimo posto prima di finire la tappa. Il primo arrivato Rafael Fuchsgruber, leader della Lite version, che ha fatto un buon 3:46. Poi, dopo circa 1 ora, è stato il turno di Giuseppe Derosa di tagliare il traguardo. Giuseppe ha sofferto un po’ a causa di un’infortunio al ginocchio, ha dichiarato “Ho dovuto camminare per quasi tutta la parte finale”.
Erano le 11:16 quando Mohamad Ahansal è arrivato al camp, il primo runner della versione 250k. E’ stato accolto da tutti e si è riposato al traguardo così ha potuto vedere l’arrivo di Alberto Tagliabue, 15 minuti dopo. Lo chef di Saronno – vicino a Milano – sta facendo un buon lavoro, e questo risultato conferma la sua forza.
Tullio Frau e Raffaele Brattoli, che hanno cambiato nella versione Lite, sono arrivati 20 minuti dopo. Tutti quelli che avevano finito hanno fatto due chiacchiere, e l’atmosfera era veramente rilassante. Alcuni di loro sono andati alla propria tenda, ma il caldo ha cominciato a picchiare forte e le tende sono diventate letteralmente forni.
A 11:57 Pier Roberto Zanda ha fatto la sua apparizione, era abbastanza soddisfatto della sua performance pensando che ad un certo punto il caldo è cominciato a diventare problematico per lui e per gli altri. Nicola Ciani e Vahid Reyhani sono arrivati a 12:16 e 12:18. Nicola era un pochino più stanco rispetto al giorno prima ma con il tempo che aveva fatto precedentemente è riuscito a mantenere il terzo posto in classifica. Dopo è stato il momento di Fabio Ferrario con la sua bici, che ha detto che il percorso è stato incredibile ma ci sono stati un po’ di problemi per i bikers, come la sabbia morbida nella prima parte e di seguito i vari dossi, però gli è piaciuta molto la tappa. Imad Ladkani (06:17) è stato più felice rispetto al giorno prima quando ha tagliato il traguardo. Si è sentito meglio grazie alla temperatura più fresca all’inizio della tappa, che gli ha permesso di correre più a lungo prima che il sole ha cominciato a colpire.
Giovanna Caria ha avuto problemi di salute prima di arrivare al camp, coperta da un sacco a pelo, cercando di mantenere il calore lontano. E’ riuscita a finire lo stage lo stesso, pollice in su per la signora sarda! Dopo, è andata nella tenda medica e il dottore ha lasciato raffreddare il suo corpo chiedendo alle infermiere di mettere carta bagnata sullo stomaco e sull’addome.
Anche il Norvegese Frode Lein, che è arrivato al basecamp insieme a Cristoph Harreither (Austria), e Moustapha Ahmad (Libano) era più soddisfatto rispetto alla tappa precedente anche se ha avuto dei dolori, quindi è andato subito a riposare nella sua tenda. Alla sera gli è stato dato cortisone per rilassare le contrazioni muscolari che l’hanno fatto soffrire durante la giornata. Moustapha ha detto che il secondo stage è stato più semplice rispetto il primo, e si è sentito più rilassato. Si è complimentato con Paolo per l’organizzazione.
Dopo è stata la volta delle ragazze Laura ricci (Italia) e Jenny Davis (GB) che hanno corso assieme per la maggior parte della tappa, insegnandosi reciprocamente alcune parole nella propria lingua. Laura ha dichiarato “E’ stato bello correre con Jenny, l’ho vista così vicina che ho pensato che sarebbe stato più semplice correre insieme invece di cercare di sorpassarci. E’ stato divertente!” GianCarlo Enna è arrivato con le ragazze, ed era abbastanza soddisfatto del percorso e della possibilità di poter ottenere acqua extra per rinfrescarsi nella parte centrale dello stage. E’ stato tutto bello ed è andata liscia, la tenda medica ha avuto meno ospiti rispetto alla giornata precedente… ma potevamo vedere alcune nuvole scure all’orrizzonte… ed era tempo di tempesta, con venti forti e pioggia incessante. Lo staff è rimasto impegnato cercando di non far volar via le tende! In circa 20 minuti il tempo si è stabilizzato, ma l’aria era molto più fresca.
A 16:20 Stephanie Case con l’ambasciatrice iraniana del team Free to Run (Masoumeh Torabi e Alireza Saadat) hanno tagliato il traguardo: Masha era molto felice del suo risultato, specialmente dopo i problemi che ha avuto ieri. Farhad Shirzad ha chiuso il gruppo: ha finito alle 5 di pomeriggio. La sera il camp era un vero “posto felice”; i corridori chiacchieravano tra di loro, facendo battute e raccontandosi le proprie storie. Hanno condiviso dei momenti di amicizia e relax.
La sera la tenda medica ha avuto un po di visitatori, soprattutto visitatori con vesciche… il dottore iraniano è stato impegnato a curare quelli messi peggio, e il record va indubbiamente a Vahid! Il piedi del povero ragazzo erano messi proprio male, ed un paio di volte ha urlato per il dolore mentre il dottore stava mettendo all’opera la sua routine di “cutting&treating”. Frode Lein e Giancarlo Enna hanno avuto il loro Blister Party, che ha stupito alcuni membri del personale:”Noi non abbiamo la tv ma stiamo intrattenendo le persone” ha detto Frode, che è diventato famoso per il suo senso dell’umorismo.
Il sole è calato e ha donato a tutti noi un tramonto speciale. Tutto era dorato, e la luce ha fatto scendere un senso di benessere sul camp. Poco a poco le stelle sono venute fuori e hanno riempito il cielo. Molti dei corridori si sono goduti il momento dalle loro tende aperte, e lentamente tutti i suoni del camp sono finiti. Per metterlo in parole di Scarlett O’Hara: domani è un’altro stage.
Crediti: www.extremeracesorganization.it
Foto: P.Benini