ISRU (Iranian Silk Road Ultramarathon) – UN PRIMO STAGE STRAORDINARIO – UNA GARA DURA, MOLTI CAMPIONI

ISRU un primo stage straordinario. Una gara dura, molti campioni. Oggi c’è stata la prima tappa dell’ISRU ed è stata una giornata emozionante. Il tempo è stato piuttosto caldo dalla mattina presto, e dopo un briefing da Paolo Bargini, i corridori hanno raggiunto il punto di partenza – giusto fuori dal Caravanserai . Prima, però, c’è stato un piccolo incidente per Frode Lein che ha richiesto l’intervento del medico per un problema alla schiena.

Dopo la partenza, gli atleti hanno camminato verso un autentico Qanat (un antico pozzo), attraversato una strada e corso attraverso i Nepkas, gli alberi tipici raccolti sulle piccole colline. Il terreno era abbastanza difficile, ma dopo il primo CP (circa 7Km) la strada era decisamente migliore.

Dopo il primo CP la classifica era: primo l’iraniano Pejman, di seguito l’ultrachampion Mohamad Ahansal, seguito da Alberto Tagliabue e Pier Roberto Zanda. C’è stato uno stop per Mahdi Pejman dopo che è collassato al secondo CP. Il dottore voleva che si ritirasse ma lui ha deciso di continuare. Ha finito la tappa (è arrivato terzo), ma probabilmente ha finito la gara definitivamente dopo che ha avuto un’altro malore ed ha dovuto ricevere cure mediche.

Dopo il terzo CP Ahansal era primo e lo chef italiano Alberto Tagliabue era secondo, e questo è anche l’ordine d’arrivo alla fine della tappa. Dopo abbiamo Rafael Fuchsgruber alla linea del traguardo per la Lite Version, nonostante il ginocchio dolorante. E’ stata poi la volta di Fabio Ferrario con la sua bicicletta, il quale ha affermato che gli ultimi kilometri sono stati veramente difficili, salendo la collina giusto prima dell’accampamento finale. Nicola Ciani è arrivato quinto, e lui, come altri corridori, ha affermato che il caldo è stato veramente rigido.

Poi la linea del traguardo è stata superata da Giuseppe De Rosa per la Lite version e dopo è stato il turno della prima donna della gara; la grande Laura Ricci, che ha dichiarato “E’ stata dura, ma ero concentrata”. Continua così Laura! Roberto Zanda ha avuto qualche problema con il caldo ma è riuscito a finire la gara, seguito dal libanese Imad Ladkani.

Poi sono arrivati Gian Carlo Enna e la corridora scozzese Jenny Davis, che si è anche sentita male,  probabilmente dovuto al caldo. Frode Lein è arrivato subito dopo di lei: nonostante i suoi problemi alla schiena ha finito la tappa, ma il caldo era “Troppo per un Norvegese” come ha detto. L’iraniano Vahid Peymani è stato il successivo, seguito da Christopher Harreither, il corridore australiano, e di seguito l’unica donna che ha corso la Lite version ha tagliato la linea del traguardo: Giovanna Caria era alla sua prima corsa e alla fine ce l’ha fatta!

Poi è stata la volta del libanese Moustapha Ahmad, che dopo 22 km di corsa veloce ha dovuto rallentare e camminare “O sarei finita all’inferno” come ha dichiarato. Il grande corridore cieco Tullio Frau e il suo compagno Raffaele Brattoli hanno dovuto fermarsi per un po’ ,fuori pista, all’ombra e sono stati recuperati poco tempo dopo.

L’iraniana Fahrad Shirzad ha camminato alla fine della tappa, e ultima ma non la meno importante, Mahsa Torabi, l’ambasciatrice iraniana di Free to Run, l’organizzazione non profit la cui fondatrice Stephanie Case (anche lei una corridore dell’ISRU) sta portando in tutto il mondo, supportando le donne che vogliono correre nei loro paesi. E’ stata la donna che ha corso, giusto un po’ di settimane fa, la maratona di Shiraz (le donne non erano ammesse) tutta sola, giusto un paio di ore prima degli atleti registrati ufficialmente, per incoraggiare la partecipazione delle donne in tutte le corse in Iran. Mahsa è stata un po’ sfortunata perchè ha avuto un po’ di problemi di salute, ma è riuscita ad arrivare alla linea del traguardo insieme a Stephanie corridora esperta, che l’ha aiutata nei momenti difficili della gara, e Alireza Saadat, iraniana.

L’arrivo degli ultimi tre corridori è stato abbastanza emozionante, lo sforzo è stato grande ma loro sono stati sicuramente degli eroi, come tutti gli altri corridori che hanno corso oggi in queste condizioni estreme. Continuate a seguire le news anche domani: il secondo stage sta aspettando i nostri atleti, che ora stanno dormendo al campbase01. Buonanotte!

 

Foto: P.Benini

Crediti: http://www.extremeracesorganization.it/