Andare in bicicletta, è divertente, fa bene alla salute e alla qualità dell’aria che si respira. Per tutti questi motivi, il governo francese ha deciso di incentivare l’uso della bici con un piano ambizioso: arrivare a un quarto dei trasporti su due ruote entro il 2020.
E’ di questi giorni l’annuncio del ministro dell’Ecologia Ségolène Royal: i cittadini di Parigi che si recheranno sul posto di lavoro in bici percepiranno una ricompensa di 25 centesimi a chilometro percorso. Il ministro ha precisato che il bonus non arriverà direttamente dal governo ma sarà corrisposto dai datori di lavoro, previo accordo con lo Stato; questi dovranno anche occuparsi di verificare l’effettivo utilizzo della bicicletta da parte dei propri impiegati. Le somme, assicura il ministro, saranno esentasse sia per i dipendenti che per i datori di lavoro.
L’idea di pagare chi va in ufficio in bicicletta è stata prima sperimentata. A partire dal giugno 2014 per sei mesi, infatti, è stato realizzato un test in Francia su 8mila persone che ha dato ottimi risultati: nel periodo di prova i tragitti casa-lavoro in bici sono aumentati di quasi il 50 per cento, con una distanza media percorsa superiore ai cinque chilometri. Gli esperti stimano che la nuova riforma porterà mensilmente nelle tasche dei parigini che pedalano cinque chilometri al giorno un’entrata extra di 50 euro al mese. Ma secondo gli esperti, il guadagno sarà superiore, visto che i ciclisti risparmieranno sulle spese di carburante e di manutenzione dell’auto.
Da Oltralpe arriva un’altra iniziativa bike friendly: quella di poter passare con il semaforo rosso se si è in bicicletta. Dopo Germania e Olanda, infatti, anche la Francia sta sperimentando l’ok per i ciclisti a proseguire, in prossimità di un incrocio, con il semaforo rosso. Ovviamente dovranno essere rispettate alcune regole di sicurezza. In pratica agli incroci basterà rispettare l’apposita segnaletica triangolare con la bici in giallo e la freccia che indica cosa fare. Non è consentito ai ciclisti passare con il rosso in mancanza di tali segnalazioni e anche in presenza delle stesse, è richiesta la massima prudenza e attenzione. Questa misura stradale è stata sperimentata in alcune città francesi, con ottimi risultati. Ovunque sia entrata in vigore, infatti, non ha creato problemi con gli automobilisti e non ha portato ad un aumento degli incidenti stradali.