Le 6 Classiche del Nord, da Paolo Aste alle gare “ufficiali”

Mentre Paolo Aste tenta il record delle 6 Classiche del Nord in 5 giorni, le tradizionali corse di inizio stagione lungo gli stessi leggendari percorsi si stanno per concludere. Ecco com’è andata, all’uno e agli altri.

 

Mercoledì 13 aprile, la Parigi-Roubaix

La corsa di Paolo Aste lungo la prima delle 6 Classiche, nella giornata del 13 aprile, sarà per lui  indimenticabile: su dieci ore di pedalata, Paolo si è preso nove ore e mezzo di pioggia scrosciante, correndo nel pantano, sul pavé scivoloso. Nonostante tutto è riuscito a fare i 25 chilometri orari di media, finendo il percorso completamente ricoperto di fango, bicicletta inclusa. Senza perdere il sorriso.

Questa è stata la sua Parigi-Roubaix, la prima delle sei Classiche del Nord che Aste ha affrontato da solo, nello stesso periodo delle gare ufficiali. Aste ha attraversato tutti i 27 tratti di pavè compresi nei 257 chilometri totali della leggendaria gara che si disputa nel nord est della Francia, al confine col Belgio.

Tre giorni prima era andata un po’ meglio, meteorologicamente parlando, ai ciclisti che si erano sfidati nella disputa ufficiale, vinta a sorpresa dall’australiano Mathew Hayman, che compie 38 anni in questi giorni. Una gara molto veloce nelle prime due ore, ma comunque caratterizzata da molte difficoltà e tempo avverso, col pavé viscido che ha provocato la caduta di diversi ciclisti.

 

roubaix

La Parigi-Roubaix  di Paolo su SportPlusHealth.

 

Giovedì 14 aprile, il Giro delle Fiandre

Il sole splende oggi sul Belgio, e il percorso prevede una parte iniziale completamente piatta seguita poi da un’altalena di 18 muri (salite brevi e secche). Nonostante gli oltre 250 km nelle gambe per l’impegnativa corsa del giorno prima, Paolo ha coperto i 260 km delle Fiandre senza apparenti difficoltà, con velocità sempre sopra i 27 km orari. “Una gara bella, veramente bellissima”, ha detto Paolo quando è arrivato.

Domenica 3 aprile, anche in questo caso giornata soleggiata, era stato il 26enne slovacco Peter Sagan (già campione del mondo) a vincere la centesima edizione del Giro delle Fiandre, anche in questo caso caratterizzata da numerose cadute. Alle sue spalle il giovane belga Sep Vanmarcke ha concesso l’onore delle armi allo svizzero Fabian Cancellara, tre volte vincitore del Fiandre, alla sua ultima stagione, non disputando la volata per il 2° posto, per lasciare al rivale la possibilità di godersi gli applausi e di tagliare il traguardo da solo al posto d’onore.

 

Fiandre     Il Giro delle Fiandre di Paolo su SportPlusHealth

 

Venerdì 15 aprile, Gand-Wevelgem e Freccia Vallone: due classiche in un giorno

Dopo oltre 500 km in due giorni, uno di riposo non ci starebbe male. Ma star fermo non rientra nel vocabolario di questo grande ultracycler, che invece si gioca due gare in un giorno solo, per più di venti ore complessive sui pedali. 460 chilometri attraverso le Fiandre nella Gand-Wevelgem, con partenza alle due di notte da Deinze, sotto la pioggia, ed arrivo alle 12.45 a Wevelgem, e poi tanto ancora in sella dalle 15.45 a mezzanotte in giro per la Vallonia.

Come se non bastasse dover pedalare a notte fonda e sotto l’acqua, Paolo ha anche dovuto affrontare un vento frontale molto forte. Ma come ha detto Aste, alla fine “I veri ultracycler si vedono nel momento di difficoltà”. E così l’atleta ha scalato altri 18 muri, come per il Giro delle Fiandre del giorno prima. Un continuo su e giù attraverso le dolci colline del Belgio orientale, con le tipiche salite corte ma secche. Una su tutte, il celeberrimo Kemmelberg, una rampa di 300 metri con l’assurda pendenza del 23%. Poco dopo mezzogiorno, l’arrivo, con il tempo che fortunatamente è un po’ migliorato.

Nemmeno il tempo di respirare e la squadra si è mossa in direzione di Marche-en-Famenne, dove è iniziata la seconda gara di giornata, la Freccia Vallone. Un trasferimento lungo tutto il Belgio, dalla regione delle Fiandre sino in Vallonia. Sulla carta la Flèche (come chiamano questa gara in Belgio) è meno dura della sorella fiamminga, ma presenta sei notevoli asperità chiamate còte, l’equivalente dei muri delle Fiandre. Il percorso di 208 km è veramente spettacolare, risale dal profondo sud vallone attraverso le ondulate colline della regione. Dopo un lungo tratto molto percorribile il percorso si sposta attorno alla città di Huy, dove Paolo ha affrontato le sei còte previste, tra cui la più bella e spettacolare, quella di Huy, un muro quasi verticale al 22% che ha chiuso la fatica della Freccia.

Quanto alle gare “ufficiali”, la vittoria, anche in questo caso, dello slovacco Peter Sagan alla Gand-Wevelgem, è stata oscurata dalla tragedia del ciclista belga Antoine Demoitié, travolto e ucciso da una motocicletta. Mentre l’80° edizione della Freccia Vallone si terrà mercoledì 20 aprile.

 

Gent                            Vallone

Il Gent-Wevelgem di Paolo su SportPlusHealth

La Freccia del Vallone di Paolo su SportPlusHealth

 

Sabato 16 aprile, Liegi-Bastogne-Liegi

Un nome leggendario per la più antica classica del ciclismo (1892) che copre tutta la Vallonia da Nord a Sud e ritorno, 270 km che all’inizio si addentrano nel cuore delle Ardenne per poi risalire verso il centro del Belgio.

Dicono che questa gara inizi al km 190, dato che sono gli ultimi 70 i più duri. Aste conferma, dopo aver dovuto scalare il susseguirsi di salite dalla pendenza impressionante. Lo dimostra il tempo che è stato necessario per completare il percorso, 12 ore, la gara più lunga tra quelle affrontate in questi giorni.

I ciclisti iscritti alla gara ufficiale si cimenteranno con questo percorso domenica prossima, 24 aprile.

 

13001157_10207730162865581_835136353643594692_n

La Liegi Baston Liegi di Paolo su SportPlusHealth

 

A presto con l’ultima delle 6 Classiche del Nord, la Amstel Gold Race!

 

Partner tecnico di Paolo è stata la App Sport Plus Health, grazie alla quale è stato possibile seguire in diretta dal sito http://www.paoloaste.com/ le prestazioni complete dell’ultracycler in termini di consumi, percorrenza e posizione.

Foto: Nicodemo Valerio