L’ITALIA DELLA MILANO SANREMO CHE NESSUNO VUOLE…

Al mondo ci sono 5 classiche chiamate Monumento (Sanremo, Fiandre, Liegi, Roubaix, Lombardia). Vincere una di queste prove vuol dire entrare nell’olimpo del ciclismo e fregiarsi del titolo di campione. Si tratta di gare di livello assoluto con visibilità internazionale. Eppure, uno di questi monumenti, nel 2020 ha rischiato di saltare per manifesta miopia del territorio ospitante.

La Milano Sanremo ha infatti trovato l’opposizione di una parte dei sindaci liguri, preoccupati che la corsa potesse ostacolare il traffico in una fase di altissima stagione turistica.

La classicissima cambia così percorso. Lascia la Liguria per attraversare la parte bassa del Piemonte, via Alessandria che però nega in un primo momento il transito.

I fatti. Il sito del quotidiano Il Piccolo scrive: «La 111a Milano – Sanremo non passerà da Alessandria. Il sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco ha scritto a Mauro Vegni (Direttore evento) per comunicare la mancata autorizzazione al transito della gara sul territorio del Comune, l’8 agosto. La richiesta, così scrive Cuttica, è stata inviata il 6 luglio, “ma è pervenuta solo il 28 luglio (protocollo di arrivo n° 573111). Per questo si comunica, con rammarico, l’impossibilità di autorizzare il passaggio della corsa sulle strade di competenza di questo Comune”».

Le motivazioni della scelta? «Tempo insufficiente per garantire la corretta sicurezza  dell’evento, sia dei partecipanti, sia del pubblico. E impossibilità di realizzare, nel tempo concesso, la manutenzione e gli adeguamenti indispensabili delle sedi stradali interessate».

La riflessione. Come è possibile che il sindaco di Alessandria “Città delle Biciclette” neghi il passaggio – badate bene, il passaggio – alla corsa in linea più famosa d’Italia una delle più famose al mondo? Non solo: poche ore prima delle dichiarazioni del sindaco, Gianni Pederzoli  dichiarava che ad Alessandria si correranno due gare di dilettanti il 22 e il 23 agosto, sabato e domenica. In due settimane il sindaco conta di effettuare «gli adeguamenti indispensabili delle sedi stradali interessate?». E sarà in grado di garantire la sicurezza a due gare che si svolgeranno in circuito, occupando ben più a lungo la sede stradale di quanto possa fare il passaggio della Sanremo?

Il tipico affare all’italiana.

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