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Tra le feste di Natale e Capodanno c’è chi ha continuato a portare avanti la preparazione con costanza e addirittura ha effettuato 2 allenamenti da 5 ore, il 30 e il 31 di dicembre. Un vero e proprio tour de force che però è perfettamente inserito in una logica di preparazione atletica che ora vi spieghiamo meglio. Il nostro protagonista è sempre Davide Martinelli, testimonial SPH.

“2 giorni di fondo a fine dicembre sono ormai una tradizione per me. Ho potuto contare sulla presenza di un folto gruppo di cicloamatori della mia zona, nel bresciano, e altri professionisti. Da un punto di vista mentale è importante prendere un giorno alla volta e programmare il percorso adatto. Mi viene più semplice affrontare 2 giorni di fila in questo modo che quando sono intervallati da un riposo”.

Ci si chiede come mai in questo momento della stagione vengano messi nelle gambe così tanti chilometri. La spiegazione è presto detta.

“Ho finito il primo ritiro piuttosto stanco, come normale che sia al termine di un training camp. Sono seguiti alcuni giorni di scarico. In seguito ho inserito un paio di giornate all’insegna della qualità e pochi lunghi. Così un richiamo di resistenza, il 30 e 31 di dicembre con una discreta qualità, era quello che ci voleva. Bisogna saper mixare qualità e distanza. La qualità a dicembre è una cosa che si fa poco. Da qui in avanti invece aumenterà sempre più”.

Come riassumiamo il lavoro sostenuto sin qui?

“Dalla 3^ di novembre sono trascorse 5 settimane con circa 3500 km pedalati. Un’ottima base di fondo. Come si sa, la casa va costruita dalle fondamenta ed io voglio che le mie siano belle solide. Partendo dall’Oman (13-18 febbraio) non ho sostenuto altissima qualità sin qui. Nel prossimo training camp effettueremo ancora molte distanze. Nel secondo, a fine mese, invece daremo un’accelerazione decisa con innesti di grande intensità. La terzultima e la penultima settimana precedenti al debutto agonistico sono dedicate alla qualità. Fino a 20-25 giorni dalla corsa non si esagera con la qualità ora ne mancano circa 40 di giorni”.

Da un punto di vista dell’analisi possiamo dire che il tuo indice di stanchezza è piuttosto alto.

Siamo in un periodo in cui devi stressare il fisico, anche se ti senti stanco vai avanti ugualmente. Si tratta di un tipo di stanchezza fisica che incide più a livello metabolico che muscolare perché non si svolgono molti lavori fuori soglia. Ci si sente affaticati come quando si dorme poco. È una fase in cui si fa molto volume ma poi sappiamo che arriverà il periodo di scarico e si verificherà l’incremento di condizione”.

In questo momento dell’anno Davide è ancora impegnato nelle sedute in palestra.

“E’ così, svolgo ancora lavori in palestra, a corpo libero con carichi di peso ridotti. Sono dell’idea che vada portata avanti anche durante la stagione. La palestra porta dei vantaggi dopo 7 settimane di pratica, quindi le 4 settimane classiche non servono a molto a mio modo di vedere”.

Sei molto giovane eppure dimostri di possedere una certa sicurezza in quello che stai facendo.

“Ho lavorato e imparato da tanti professionisti della preparazione fisica come Maurizio Mazzoleni, oppure i miei attuali coach in Quick Step Floors. Da studente ho frequentato il Liceo Sportivo che ti prepara a queste tematiche. Parto quindi con una base di conoscenza buona e poi mi tengo informato leggendo libri, meno su internet dove spesso c’è disinformazione. Inoltre chiedo sempre al preparatore di spiegarmi il perché si lavori in un certo modo. L’impostazione è a medio e lungo periodo e mi piace capire il perché delle cose che svolgiamo”.

Sapete cosa vi dico? Ci si deve fidare del proprio preparatore. Non sempre capisci come ha impostato la tabella a lungo termine . Ogni atleta ha un percorso con un programma differente. Si lavora in maniera davvero specifica, analizzando caratteristiche dell’atleta, percorso della corsa che abbiamo come obbiettivo e traguardi da raggiungere a lungo termine. Si lavora sempre a ritroso. Questo cosa vuol dire? Che se il nostro obiettivo è fissato a una data precisa allora impostiamo la nostra preparazione prendendo come riferimento ultimo la data individuata, l’ultima settimana si fa sempre scarico, qualche richiamo di qualità, meno ore e meno lavori di forza, le 2 settimane antecedenti a quella di scarico invece sono fondamentali, si fa molta qualità e anche molte ore. “Non è semplice come sembra, ma è per questo che ci sono i preparatori”.

 

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