Le Olimpiadi di Rio 2016 si sono concluse con un’Italia che ripete il successo di Londra e si classifica al nono posto, con 28 medaglie. Sono tanti gli sport che hanno visto i nostri atleti guadagnarsi il podio, dalle grandi imprese nel nuoto maschile e nella scherma, fino all’argento nella pallavolo maschile.
Tra le migliori performance non si può però dimenticare quella di Elia Viviani che batte il suo avversario britannico anche dopo una caduta e guadagna la medaglia d’oro nel ciclismo su pista. Uno sport su cui l’Italia continua a investire e che sta finalmente offrendo i primi successi – ottimo anche il risultato dell’inseguimento a squadre – e si prepara alle Olimpiadi di Tokyo con rinnovato entusiasmo. Elia Viviani inizia la sua carriera come ciclista su strada per poi sacrificare questa attività a favore della pista, che solo quattro anni fa lo aveva escluso dal podio di Londra. Già però si preannuncia un possibile ritorno al velodromo per le Olimpiadi di Tokyo 2020 per questo atleta.
Il ciclismo su strada vede Elisa Longo Borghini sul podio battuta per una manciata di secondi dalla svedese Johansson e della olandese van der Breggen. La stessa atleta ha offerto una grande prestazione nel Cronometro femminile, finendo però al 5 posto. Un risultato assolutamente straordinario per un atleta di soli 24 anni, ma già abituata al podio già conquistato durante il Giro Rosa lo scorso luglio.
Il ciclismo italiano ha conquistato anche Rio. E ora alla prossima avventura. You are stronger than you think.