Paola Gianotti e Paolo Aste sul podio della Transiberiana!

La prima edizione della Red Bull Trans-Siberian Extreme è terminata: Paola Gianotti, unica donna in gara, ha  conquistato il terzo posto, insieme al compagno di gara Paolo Aste.

“Sono sempre stata concentrata sull’obiettivo finale: arrivare a Vladivostock, dimostrando ancora una volta che se si ha un sogno lo si può realizzare e che noi donne possiamo raggiungere grandi obiettivi”.

E’ con queste parole di grande entusiasmo e di soddisfazione che Paola Gianotti commenta la sua partecipazione alla Transiberiana, considerata una delle imprese più estreme del mondo, insieme al compagno di viaggio  Paolo Aste, ultracycler vicentino che l’ha aiutata a non mollare mai e a capire quanto la forza di un team possa essere fondamentale per raggiungere  obiettivi che hanno dell’impossibile.

Partita il 15 luglio da Mosca, in un lungo itinerario che ha attraversato  Kostroma, Perm, Yekaterinburg, Omsk, Barabinsk, Novosibirsk, Krasnoyarsk, Tulun, Irkutsk, Ulan-Ude, Chita, Svobodny, Obluchye, Khabarovsk, la Transiberiana  si è conclusa il 6 agosto a a Vladivostock. Insieme ad alcuni tra i più forti atleti provenienti da tutto il mondo, il team italiano ha percorso i 9.195 chilometri della Red Bull Trans-Siberian Extreme  in 286 ore, 6 minuti e 46 secondi, ad una media di 32,1 chilometri orari; molti i tratti di saliscendi, con un dislivello totale di 51.300 metri. E ancora: 9 fusi orari, 2 continenti attraversati con 7 diverse zone climatiche, 240 barrette mangiate, 1.500 chilometri di steppa attraversati, 1 orso avvistato, 306 cambi, 2 Van al seguito, 670 chilometri di strade dissestate, 0 forature (grazie agli pneumatici Michelin Pro4Endurance, molto performanti), 3 vittorie di tappa, grande escursione termica (zero gradi la notte, 20 gradi nella prima parte della giornata, 40 gradi dal pomeriggio). 15 le tappe effettuate, con distanze dai 350 ai 1400 chilometri.

“La gara è stata molto dura, mentalmente e fisicamente. Il livello degli atleti era molto alto e in quanto unica donna a partecipare spesso cercavano di lasciarmi indietro, pedalando più forte nei tratti in salita. Alcune notti, pedalando ad una media di 35 chilometri orari dopo averne già percorsi 800 su strade molto dissestate, sembrava che nessuno sentisse la stanchezza o la difficoltà della pedalata; in quei momenti il mio corpo sembrava rifiutare quei ritmi e solo con la mente e grazie al mio team sono riuscita ad andare avanti”, ha dichiarato Paola Gianotti.

“I momenti più belli sono stati quando pedalavo e di fianco sentivo il fischio del treno che correva vicino. Il leggendario treno della Transiberiana. Mi immaginavo le persone di ogni etnia e nazionalità guardare fuori dal finestrino questo immenso paese. E la mia mente pensava al fatto che io stessi attraversando di nuovo sulla mia bici un pezzo di mondo. Ogni volta che guardavo il piccolo puntino del GPS sul mio sito spostarsi sulla mappa e viaggiare sopra Kazakistan, Mongolia, Cina e Corea del Nord ritornavo con la mente al giro del mondo. Guardavo i miei avversari uomini e spingevo sui pedali, pensando a quanto fossi fiera e orgogliosa di essere lì anche io”.

“Un ringraziamento speciale ai miei sponsor, senza i quali tutto questo non sarebbe stato possibile: IBL banca, Elastic Interface, Cosmetico, Sport Plus Health, Michelin, Cinelli, Kratos, Manifattura Effepi, Incomedia, Seinox e Quality Training. La forza di raggiungere grandi sogni la trovo anche grazie al supporto di tutti quelli che fanno ormai parte della grande famiglia KeepBrave. Un abbraccio, infine, al mio fantastico team: la videomaker Raffaella Rivarolo, il responsabile della logistica Nicodemo Valerio, il meccanico e team leader Biagio Mitidieri”.

 

Image credit: photo by iRRegular by Raffaella Rivarolo follow at

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