Dopo il record dei 30mila km in 144 giorni Paola Gianotti, la ex-manager diventata atleta, parte per la “traversata” della Russia.
Paola Gianotti: eporediese di nascita ma cittadina del mondo intero. Niente di più vero per Paola che, dopo una laurea in economia e una società di comunicazione naufragata a causa della crisi, prende la decisione di realizzare il suo sogno di sempre: il giro del mondo in bicicletta. E ce la fa, stabilendo un primato da Guinness: quasi 30 mila chilometri percorsi in soli 144 giorni. Ora è in partenza per una nuova avventura, in coppia con un altro atleta e supportata da SPH, la app che le permetterà di avere sempre la situazione sotto controllo. Le abbiamo chiesto di raccontarci tutto del suo prossimo viaggio.
Paola, quando partirai e per dove?
Il 15 luglio partirò per una nuova impresa: attraverserò la Russia per circa 10.000 chilometri in un contesto di gara, con una bicicletta da corsa Cinelli, questa volta in coppia con un altro ragazzo, alternandoci a staffetta. Userò la app SPH per monitorare tutto il mio viaggio e la cosa bella è che le persone potranno vedere in tempo reale sul web dove sono, la mia posizione, il mio battito cardiaco in quel momento, le pedalate, tutto quello che sta succedendo in quel momento dall’altra parte del mondo.
Perché per la tua nuova impresa hai scelto SPH?
Perché è una app irrinunciabile: mi permette di tracciare tutti i percorsi che faccio e quindi di avere una mappatura completa. L’ho scaricata sul cellulare e la utilizzo sia in allenamento che in gara. Vedo i movimenti, il tracciato su Google Maps e in più posso collegare la app ad un cardiofrequenzimetro per monitorare in tempo reale la situazione del cuore. C’è anche un sensore che serve per misurare il livello di potenza che esprimo durante la pedalata. Inoltre è collegata ad internet quindi quando scarico i dati alla fine di un allenamento o di una gara posso vedere anche le condizioni climatiche e ad esempio sapere esattamente quanto vento c’era. Questi sono dati importanti per un ciclista, indispensabili quando si devono percorrere molti chilometri al giorno. SPH dà una visione completa dell’allenamento e della gara.
SPH è adatta solo agli atleti?
E’ indicata anche per i preparatori atletici. Sulla app, infatti, posso inserire gli allenamenti consigliati dal mio preparatore, così mentre pedalo so quello che devo fare. E attraverso questa app anche lui può vedere l’andamento del mio cuore e se si accorge che sono stanca può comunicarmi che devo riposare. La scelta di utilizzare SPH mi permette di testare tutti i miei tracciati, di verificare i miei parametri vitali, per poter affrontare al meglio anche le prove più dure, come ad esempio il giro del mondo, in cui percorrevo 250 chilometri tutti i giorni. E’ molto importante avere una situazione sotto controllo.
Dicci qualcosa di te Paola…
Sono di Ivrea, ho 34 anni, mi sono laureata in economia e avevo un’attività di marketing e comunicazione che nel 2012 ho dovuto chiudere. In quel momento ho deciso di seguire quello che era il sogno più grande della mia vita: provare a fare il giro del mondo in bici. Volevo partire affrontando una grande sfida sportiva soprattutto per riuscire a dare una nuova svolta alla mia vita e visto che le mie due grandi passioni sono lo sport e il viaggio volevo riuscire a lavorare in quei campi. Solo realizzando una grande impresa immaginavo che poi mi si potessero aprire delle porte e così è stato. Ho fatto il giro del mondo e quando sono tornata ho iniziato a tenere corsi motivazionali all’interno delle aziende, sto ultimando di scrivere un libro e continuo a preparare nuove imprese. Come quella che mi aspetta tra poco!
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