Paola Gianotti racconta la sua Transiberiana

La presenza alla Red Bull Trans-Siberian Extreme 2015 dei nostri due atleti , ma soprattutto di una donna, Paola Gianotti, ha riempito le pagine dei giornali. Ecco cosa ci ha raccontato Paola al suo rientro, le sue impressioni sull’impresa e l’importanza di aver potuto contare sui supporti tecnici giusti, come la app Sport Plus Health.

 

“È stata dura ma è una grande soddisfazione. La Russia è immensa, essere in un unico Stato e attraversare due continenti è qualcosa di spettacolare, i continui cambi climatici sono stati impegnativi, come lo sono state le strade, perché erano molto dissestate, e avere rettilinei lunghissimi è stato molto impegnativo ‘di testa’. Mi sono comunque divertita, ho incontrato persone, è stata un’esperienza di vita, sociale e umana. Per me è un grande record essere arrivati al traguardo a due ore e mezza di differenza dalla prima coppia, che era composta da due professionisti.”

Queste le parole di Paola Gianotti al ritorno della sua impresa nella Red Bull Trans-Siberian Extreme. L’unica donna in gara, infatti, ha conquistato il terzo posto, insieme al compagno di gara Paolo Aste.

La gara è partita da Mosca per concludersi, 9.195 km dopo, a Vladivostok, nell’estremo nord est siberiano, di fronte alla costa dell’Alaska. Il team da noi sponsorizzato ha percorso il tragitto in 286 ore, 6 minuti e 46 secondi, ad una media di 32,1 chilometri orari; molti i tratti di saliscendi, con un dislivello totale di 51.300 metri.

Ad aiutare i nostri atleti la app Sport Plus Health, della quale Paola Gianotti ha detto: “è stata molto utile perché mi ha dato tutti i dati relativi al mio percorso: chilometraggio, medie, wattaggio (avevo il sensore di potenza). Quindi potevo vedere oggi giorno cosa cambiava in funzione degli allenamenti che facevo. È sicuramente stata molto utile, è servita tanto per tutte le tappe, vedevo anche il battito cardiaco. Insomma, avevo tutti i dati interessanti, non solo per vedere i chilometri e le medie ma anche per avere un riferimento per il cuore. In più riuscivo a vedere tutto il percorso che avevo fatto”.

Dell’impresa si sono occupati diversi media: la trasmissione Uno Mattina di Rai Uno ha ospitato Paola Gianotti, Sportweek (il settimanale de La Gazzetta dello Sport) ha dedicato all’atleta un ampio e dettagliato servizio, La Stampa, Il Giornale ha dedicato mezza pagina a questa ex manager entrata nel Guiness per essere la donna più veloce ad aver fatto il giro del mondo in bici, nonostante un grave infortunio in strada. Tra pochi giorni, il 15 settembre, uscirà il libro di Paola Gianotti “Sognando l’Infinito – come ho fatto il giro del mondo in bicicletta”, con la prefazione di Linus, il famoso DJ.

 

Image credit: photo by iRRegular by Raffaella Rivarolo follow at

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