PRESENTATO IL TOUR, MA NEL CICLISMO E’ CAOS PROGRAMMAZIONE

PARIGI: Il Tour de France, con una cerimonia solenne e in perfetto stile francese, si è svelato ieri al Palazzo dei Congressi di Parigi. Presenti tutti i campioni del ciclismo contemporaneo, dal campione uscente, Chris Froome e detentore del doblete Tour – Vuelta, Alberto Contador, Mark Canvendish, Nairo Quintana, i francesi Warren Barguil, Roman Bardet e Arnaud Demare.

Il Tour è sempre bello, bellissimo, la coreografia impressionante con i 10.000.000 di spettatori stimati durante il mese delle vacanze francesi, a luglio (dal 7 al 29). Nella prossima edizione c’è di tutto: le pietre di Roubaix che tanto spaventano i big, la tappa cortissima da 65 km temuta dai diesel fondisti, l‘Alpe d’Huez e la cronosquadre con una difficile salita dove sarà importante non sfasciare il team.

Il Tour ha così svelato le sue carte, ma il mondo del ciclismo freme per pianificare la stagione 2018. Corridori e squadre vorrebbero conoscere tutti i percorsi dei grandi giri per poter programmare le attività. La componente tecnica ha ancora un ruolo fondamentale e molti, prime di effettuare le proprie scelte, sono desiderosi di sapere quale sarà il contenuto. C’è chi sogna un percorso durissimo al Giro, come Vincenzo Nibali, per poi andare alla Vuelta e preparare un grande Mondiale. Il Giro ha però annunciato la propria preparazione per il 29 di novembre, molto tardi. Cosa impedisce di abbreviare i tempi? Se l’organizzazione è stata molto attenta a chiudere la milionaria grande partenza da Israele, il resto del percorso deve essere ancora fissato con esattezza. Ci sono problemi di Enti che devono ancora confermare l’impegno, uniti a problematiche tecnici, con comitati locali che hanno proposto percorsi irrealizzabili su strade non adeguate.

E mentre il Tour ha già quasi definito il percorso 2019, in Italia si corre per sistemare la situazione 2018.